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La creatività oggetto della comunicazione

La creatività oggetto della comunicazione

Riccardo Diotallevi
Fondatore & Proprietario Diotallevi Design
www.diotallevidesign.com


Ci daresti la tua definizione di creatività e ci racconteresti come vive nel tuo lavoro quotidiano?

Cito una frase di mio padre: "La creatività non è come l’appetito, che si presenta all’ora di pranzo e all’ora di cena, la creatività non ha orario". Sembrerebbe dire che la creatività, non ha conformismi e non può essere pianificata, ma andrebbe lasciata libera di elaborare un’idea per farla affiorare nella proposizione della soluzione più appropriata. Difficile trovare una verità sulla definizione di creatività, che vorrei affiancare alla parola innovazione, intesa come invenzione di una cosa che non esiste. Quindi vorrei poter affermare che la creatività è il mezzo per fare cose nuove, pensate per il bene delle persone.


Parliamo del ruolo della creatività. Come si inserisce nei processi di innovazione e sviluppo e quant'è importante alimentarla per affermare l'identità aziendale?

Si tratta di osservare le cose con occhi nuovi, immaginando le esigenze e i bisogni latenti, considerando i nuovi stili di vita delle persone. La creatività all’interno di un’organizzazione è generata dal lavoro di molte persone, ma solo con una appropriata dinamica di emanazione si riesce ad affermarla. L’identità aziendale, o forse meglio ancora quella del brand, può amplificarsi se attraverso le idee si riesce a dare una direzione alla trasformazione, come una previsione certa sul futuro delle cose, immaginata con prodotti o servizi.


Come veniva riportata la creatività all'interno del Think Tank, incubatore di Elica del quale eri il responsabile di progetto?

La gran parte delle aziende lavora a breve termine e con questo sistema l’innovazione può essere solamente incrementale, cioè con piccole migliorie sui prodotti esistenti. L’incubatore Elica, di cui sono stato responsabile, non lavorava sul prodotto, ma cercava di immaginare gli scenari possibili, incrociando idee, dati e tecnologie per ipotesi futuribili, ma con fondamento concreto. Si raccoglievano idee, si sviluppavano concetti, si facevano ipotesi con le quali aprire possibilità di sviluppo per innovazioni radicali dove si incrociavano "fertilizzazioni" tra design, architettura e stili di vita per i differenti mercati del mondo.

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