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Creare connessioni per creare valore: l'esperienza di Letizia Federici
Creare connessioni per creare valore: l'esperienza di Letizia Federici
Letizia Federici
Storyteller e Ghostwriter
www.wispone.it
Il tuo ruolo professionale è molto particolare nel nostro settore, ci racconti una tua giornata tipo?
Una vera giornata tipo non c’è, e questa è una delle cose che mi piace di più. Il fatto di seguire clienti che appartengono a settori differenti mi dà modo di non cadere in fastidiose routine.
Diciamo che mi sveglio abbastanza presto, le prime ore del mattino sono le più fruttuose per me, specie se devo scrivere testi o preparare una riunione. Il resto del giorno si dirama tra appuntamenti con agenzie e fornitori, visite ai clienti, formazione, letture.
E cerco di infilare sempre mezz’ora di sport, che schiarisce le idee e aiuta a mantenere una postura dignitosa!
Ti descrivi come una persona a cui piace “veder crescere le cose”. Cosa trovi ci sia in comune tra il curare l’azienda agricola della tua famiglia e le connessioni tra clienti e agenzie?
C’è tantissimo in comune, forse tutto. Ad esempio: un’azienda agricola è un’impresa a cielo aperto, il rapporto con l’ambiente è simbiotico. Stessa cosa avviene tra cliente e agenzia: è importante conoscere il luogo dove un’azienda opera o commercializza i propri prodotti, è importante capire l’aria che un imprenditore respira, annusare il vento e assecondare il transito delle cose o spingere un po’… come per la terra, è una questione di equilibrio e rispetto reciproco.
Altra cosa in comune è l’importanza dell’ascolto e della pazienza. In campagna non comanda l’uomo: l’uomo sostiene, incoraggia, cura, indirizza. Credo sia la stessa cosa che facciamo noi con i nostri clienti: li spingiamo a crescere senza calpestarne idee o peculiarità e li aiutiamo a sbocciare.
Cosa cerchi in un’agenzia di solito, e quand’è che capisci di aver trovato quella giusta?
Mi baso sul feeling che si instaura a prima vista: le persone fanno sempre la differenza e questo va oltre la struttura dell’agenzia. Se al primo appuntamento ci si guarda in faccia e ci si sente sulla stessa lunghezza d’onda, il primo passo è fatto.
Dopo di che bisogna lavorare sodo per costruire insieme il percorso più giusto per il cliente e questo significa parlare il più possibile, condividere, comprendersi, darsi una gran mano. Insomma, è come per le relazioni di coppia: dopo il colpo di fulmine bisogna rimboccarsi le maniche, non c’è verso!
E quando hai capito che Tonidigrigio era adatta per Wispone?
La prima riunione con Massimo e Martina è stata molto proficua e, nel corso della trattativa, li ho sempre visti sicuri delle loro capacità e collaborativi, oltre che entusiasti di mettersi alla prova con Wispone, che opera nel mercato della connettività, parecchio veloce e parecchio competitivo.
Sia a me che ai responsabili di Wispone sono sembrati in linea con la dimensione dell’azienda e capaci di seguirci passo dopo passo. Al secondo anno di lavoro posso dire che tutte le premesse sono state mantenute.
Ci racconti come sei entrata in contatto con Wispone e cosa ti affascina di questa realtà?
Nella maniera più vecchia ed efficace del mondo: un buon passaparola, e questo mi ha fatto un enorme piacere. Cosa mi piace di loro? La grandissima fame che hanno dopo dieci anni di attività, che li porta a crescere costantemente; la freschezza con cui si relazionano a noi fornitori, dettata anche dalla giovane età e dalla voglia instancabile di fare sempre meglio. Sono tosti, non sempre facili, ma per questo bellissimi.
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