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La nuova frontiera dell’Industria 4.0: le persone
La nuova frontiera dell’Industria 4.0: le persone
Lunedì 17 giugno 2019 si è tenuta la conferenza intitolata Credito e Industria 4.0, organizzata dal Corriere Adriatico al Ridotto del Teatro delle Muse. Imprenditori, manager e aziende riuniti insieme per raccontare le nuove sfide dell’economia.
Partendo dal concetto di innovazione, si è cercato di darne definizione, di raccontarne l’evoluzione e di scoprire attraverso quali metodologie e strategie è possibile governarla.
Open innovation, Big Data, Beacon, Digitalizzazione, ma un punto fermo comune c’è ed è evidente: il ruolo centrale delle persone.
Le persone sono l’elemento principale della logica del cambiamento verso l’industria 4.0.
Il nostro Massimo Pigliapoco, Co-Founder & Director di Tonidigrigio, parlando dei linguaggi dell’innovazione ha raccontato il punto di vista condiviso da tutto il team di Tonidigrigio: il linguaggio della comunicazione è un ecosistema, quindi un organismo vivo, e per farlo sopravvivere in un mercato sempre più competitivo dobbiamo fare in modo che abbia un’identità forte, e quell’identità forte deve partire dall’interno, dalle persone che si riconoscono in quel preciso ecosistema e che sono felici di farne parte. Il nostro ruolo? Facilitare il processo di dialogo interno, per agevolare il riconoscimento identitario, passando per la costruzione del sistema di comunicazione integrata e partendo dalle persone e dai valori che caratterizzano l’azienda.
L’inizio dell’evento
Il saluto di benvenuto da parte del Direttore del Corriere Adriatico, Giancarlo Laurenzi, è stato il giusto avvio dei lavori, utile anche a rimarcare il ruolo che oggi vuole ricoprire il quotidiano: un giornale che diventa laboratorio, per mettere accanto, vicino, di fronte le attività del panorama regionale e non, per valorizzare le eccellenze del territorio, le imprese, il credito e anche la stampa e chi si occupa di comunicazione. “Innovazione e comunicazione sono il seme della speranza, per essere davvero al fianco di chi vuole dare un futuro alla Regione”, così conclude l’intervento passando la parola alla prima tavola rotonda.
L’urgenza di esplorare tutti i linguaggi della comunicazione
Dopo una breve introduzione da parte dell’Assessore alle attività produttive Manuela Bora, riguardo il futuro del Programma Operativo Regionale per il prossimo settennio; e un contributo da parte del Pro Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, a proposito dell’impatto dell’industria 4.0, si da avvio alla prima tavola rotonda il cui tema centrale è proprio quello di esplorare tutti i linguaggi della comunicazione.
La svolta di industria 4.0 ha nelle persone l’elemento fondamentale, questo è il concetto fondante del dibattito.
In un universo contemporaneo in cui il digitale e la tecnologia la fanno da padroni, l’elemento umano è quello realmente differenziante, l’unico in grado di gestire la complessità del cambiamento dell’innovazione.
Recuperare il contatto con le persone, risultare attrattivi per i giovani talenti, inserire personale qualificato e nuove competenze per vincere la scommessa del cambiamento.
Lo stesso Francesco Casoli, Presidente del Gruppo Elica, rimarca con intensità questi argomenti e esorta le istituzioni a lavorare con tenacia finanziando nuove vie di comunicazione, nuove strategie di comunicazione, per risultare attrattivi e convogliare verso il nostro territorio nuove energie.
La frontiera delle aziende con DNA locale e visione internazionale
Enrico Loccioni, Simone Mariani, Ad di Sabelli, e Raffaele Brunori, Cfo di Finproject, dopo aver raccontato l’evoluzione delle proprie aziende e aver fatto scoprire alla platea di circa 150 partecipanti in che termini le loro aziende si occupano e fanno fronte all’innovazione; hanno focalizzato l’importanza, ancora una volta, sulle persone, sul senso della famiglia e sul territorio.
Alla quotazione in borsa Loccioni preferisce creare relazioni con fornitori internazionali e investire sulle competenze dei giovani. “Si può fare tutto se selezioni le persone adatte”, questo è il collegamento di Mariani, che dichiara che per competere è indispensabile creare strutture organizzative adeguate e competenti all’interno delle aziende. Relazioni basate sul dialogo aperto, sulla fiducia con “le persone alle quali va trasmesso il valore aziendale e familiare”. Brunori conclude con un messaggio importante: alla domanda “ogni imprenditore, nella propria carriera, vive momenti cruciali che costringono a notti insonni. Come si può superare questi momenti di crisi?” risponde dicendo che è sicuramente importante frazionare il rischio, ma ancor più fondamentale è restare, valorizzare e circondarsi di persone fidate per fare fronte comune dinanzi alle difficoltà.
La svolta di Industria 4.0
La vera svolta di Industria 4.0: le persone. L’intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica e la robotica sono leve di crescita, un importante volano per evitare di essere schiacciati dalla concorrenza.
Però le persone sono l’elemento centrale e insostituibile, sulle quali è necessario investire tempo e risorse, per creare relazioni di valore e per attrarre nuove energie sul territorio, così da farlo crescere in maniera esponenziale.
In tutto questo la comunicazione gioca un ruolo decisivo. Il marketing si trasforma in societing, come spiegava Michelangelo Tagliaferri nei video che abbiamo condiviso.
Le macchine perfezionano il lavoro, riducendo gli sprechi e ottimizzando i processi, ma le persone sono il volano della crescita del territorio.
Vogliamo concludere con una frase del Prof Alessandrini, professore emerito di Politica Economica, quando dice che “cediamo la nostra intelligenza alle macchine, ci illudiamo di essere più liberi ma in realtà siamo schiavi. Siamo più stupidi, perché siamo sempre meno capaci. Il processo di diffusione ci illude che possiamo fare tutto, ma in realtà c’è il problema dell’accentramento: il potere è nelle mani di pochi e grandi. Per governare questo processo di innovazione e cambiamento dobbiamo investire nell’intelligenza creativa per un’industria 5.0, basata su comportamenti ecocompatibili per salvare il pianeta”.
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