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UX Design - Vediamo alcuni strumenti
UX Design - Vediamo alcuni strumenti
Nel precedente articolo abbiamo cercato di fare chiarezza sul mondo della UX Design, in questo articolo invece vediamo di analizzare quelli che sono alcuni degli strumenti utilizzati nella generazione di valore per una corretta UX.
Luca Antonucci
Web Specialist
Iniziamo vedendo più da vicino quali sono gli strumenti in possesso di un designer, indipendentemente da quelli che sono software ci sono degli strumenti più concettuali e pratici che un UX Design utilizza, ricordiamoci sempre che uno dei punti forza di questi strumenti è la loro elasticità.
Carta e Penna
Il primo e più importante strumento di uno UX Designer, e non solo, è carta e penna. Non esiste soluzione migliore per iniziare, o sviluppare, un nostro progetto se non quello del classico foglio bianco e di una penna. Se utilizziamo anche dei post-it per aiutarci nel processo di creazione, meglio ancora. Sembra la scoperta dell’acqua calda ma molto spesso ci si concentra più sul fare, o sul software utilizzabile che sul processo o sul contenuto, i software sono degli “attrezzi” che ci facilitano e ci velocizzano il lavoro ma molto spesso ci incanalano in comportamenti che limitano la nostra visione nello sviluppo di una UX.
Sondaggi e interviste
Sembra una cosa scontata ma fondamentalmente gran parte del lavoro di un designer non è solo quello di fare design, ma anche di fare tantissima ricerca con sondaggi e interviste, capire i comportamenti dei nostri utenti, scoprire nuovi trend o mood sia a livello grafico che logico soprattutto se parliamo di prodotti digitali; ma anche avere un accesso semplice e diretto agli utenti che utilizzeranno il nostro prodotto o servizio.
Esistono diversi modi di recuperare questi dati: potrebbe essere un'intervista, possono essere delle semplici domande aperte o chiuse, un questionario a crocette, possiamo sia utilizzare carta o penna che software come Google Forms. Il nostro obiettivo è quello di raccogliere il maggior numero di dati ed informazioni utili al nostro processo per avere un quadro completo e una direzione da seguire.
User Personas
Una volta completata la fase di ricerca o raccolta dati legati ai bisogni e agli obiettivi in target per il nostro progetto si sviluppano le User Personas o Personas, che non sono altro che degli identikit dell’utente ideale. La User Persona è una rappresentazione immaginaria degli obiettivi e del comportamento di un ipotetico utente o gruppo di utenti. Nella maggior parte dei casi sono personaggi sintetizzati dai dati raccolti da interviste o sondaggi: vengono descritti in modo semplice cercando di sottolineare quelli che possono essere modelli comportamentali, obiettivi, abilità, atteggiamenti per rendere le personas un personaggio realistico. Le personas sono utili per considerare gli obiettivi, i desideri e i limiti degli acquirenti e degli utenti del marchio al fine di guidare le decisioni su un servizio, prodotto o spazio di interazione.
Information Architecture
Una volta raccolte tutte le informazioni e stilati quelli che sono i profili dei nostri utenti tramite le personas, si passa a cercare di definire l’organizzazione e la gerarchia delle informazioni, oltre a cercare di strutturare un flusso che consenta agli utenti di navigare tra di esse.
L'Information Architecture è una disciplina che si concentra sull'organizzazione delle informazioni non solo per prodotti digitali. Facciamo un esempio per semplificarci la vita: quando i designer creano app e siti web, dispongono ogni singola schermata in modo che l'utente possa trovare facilmente le informazioni di cui ha bisogno creando anche un flusso che consente agli utenti di navigare tra le schermate senza troppi sforzi.
Sappiamo tutti quanto sia importante produrre contenuti che gli utenti troveranno preziosi, ma ciò che è altrettanto importante è assicurarsi che il contenuto sia facile da trovare. Il tempo è la risorsa più preziosa che le persone hanno, viviamo in un mondo in cui le persone si aspettano di trovare una soluzione ai loro problemi con il minimo sforzo. Perciò quando la ricerca di informazioni diventa troppo complicata, o troppo lenta, c'è il rischio che le persone semplicemente la abbandonino e quando le persone abbandonano un'app o un sito web è più difficile riportarli indietro.
È qui che l’Information Architecture gioca un ruolo chiave. Sebbene l'IA non sia realmente visibile agli utenti finali è la spina dorsale del progetto. Il compito dello UX Designer è quello di creare un'esperienza che consenta all'utente di concentrarsi sui propri compiti, non sull'orientamento. Dopo aver letto quanto scritto sopra ci potremmo chiedere: "L’Information Architecture non è uguale al UX Design?". La risposta è no.
Sebbene i due siano strettamente collegati, non sono la stessa cosa. La UX o esperienza utente è il modo in cui una persona pensa e si sente mentre utilizza un prodotto, un sistema o un servizio. La UX incorpora utilità, usabilità e divertimento dall'utilizzo del sistema, molto più della semplice struttura del contenuto. Allo stesso tempo è quasi impossibile creare una buona esperienza utente senza una solida base di architettura dell'informazione.
User Flow
Un altro strumento utilizzato dallo UX Designer è lo User Flow. Sicuramente vi sarà capitato di vedere anche online grafici con box testuali, frecce, diagrammi, note e tutto il resto, lo User Flow (flusso dell'utente) rappresenta il"viaggio" che l'utente intraprende utilizzando i nostri servizi. Coincide in parte con l’organizzazione e l’ordine di fruizione dei contenuti (Information Architecture), ovvero con la sequenza effettiva dei passaggi che la persona svolge da un momento A a un momento B durante l’utilizzo del prodotto/servizio.
Analizzare lo user flow è un ottimo strumento in fase di progettazione della UX, perché pone le basi per saper comunicare correttamente alle parti interessate, tecniche e non tecniche, dettagli sufficienti sulle azioni che il servizio, il prodotto, la piattaforma, il sito, o l’app devono essere in grado di sostenere e supportare. In sostanza come deve comportarsi lo strumento in modo da conoscere meglio i potenziali clienti, per strutturare soluzioni in grado di facilitare il più possibile la loro esperienza.
Dal punto di vista imprenditoriale e manageriale, un approccio di questo tipo incoraggia una mentalità incentrata sul cliente: infatti, concentrarsi sulle emozioni e sui bisogni dei propri clienti significa creare prodotti migliori e comunicare meglio, con grande vantaggio per tutti.
Wireframing & Prototyping
Wireframing e Prototyping sono la visualizzazione concreta e la messa in opera delle varie fasi che trasformano i vari concetti, anche teorizzati, fatti di dati raccolti, strutturazione dell’informazione e flusso utente in qualcosa che inizia ad avere la forma del nostro prodotto finale. Il wireframe rappresenta il modello iniziale del nostro prodotto.
Costituisce la prima rappresentazione visuale in un elaborato grafico, solitamente in “low fidelity”, ovvero fatto in modo semplice e concettuale come uno schizzo approssimativo o un rapido mockup, che ha lo scopo di identificare la struttura del nostro prodotto, fare un esempio pratico del nostro sito web, dell'architettura dell'informazione e della disposizione degli elementi nella pagina.
Prototyping, o prototipazione, è la creazione e lo sviluppo del primo esemplare del nostro prodotto. Viene creato e sviluppato partendo molto spesso dal wireframe, trasformando quello che possiamo considerare uno schizzo approssimativo in qualcosa di molto simile al prodotto finito, come un prototipo statico oppure interattivo. Creare un prototipo ci aiuta a capire l’interazione e il valore di un prodotto o servizio prima di procedere con lo sviluppo e portarlo sul mercato, aiutandoci nel miglioramento del design, della comunicazione, e ci permette di effettuare test e ricevere feedback.
User Testing
Uno degli ultimi strumenti utilizzati dallo UX Designer è lo User Testing, ossia testare il prodotto con degli utenti, per capire se il lavoro svolto raggiunge gli obiettivi che ci siamo prefissati prima di mandarlo in produzione o di mettere un prodotto sul mercato. Esistono diversi test da quelli più semplici e banali come l’hallway testing, un vero e proprio “test del corridoio”. Si tratta di un metodo rapido ed economico di test di usabilità in cui alle persone, come quelle che passano nel corridoio, viene chiesto di provare a utilizzare il prodotto o il servizio. Passando ai metodi di testing più strutturati con esperti e sessioni live di controllo e studio dei comportamenti per raccogliere informazioni utili ad eventuali modifiche o evoluzioni al nostro prodotto.
Riassumendo, cosa fa veramente uno UX Designer con questi strumenti e come organizza il processo lavorativo?
Inizia con una fase di ricerca e raccolta dati ed informazioni, crea dei profili personas con i quali si interfaccia, organizza l’architettura dell’informazioni nel modo più corretto anche secondo gli ipotetici flussi degli utenti, crea dei wireframe che poi trasforma in prototipi da testare con gli utenti e reitera queste attività/strumenti fino al raggiungimento degli obiettivi.
Quelli presentati in questo breve articolo sono alcuni degli strumenti utilizzati nel mondo della UX, ne esistono altri e non sempre vengono utilizzati tutti insieme o in modo sequenziale. Quello che dobbiamo sempre tenere a mente è che i progetti, anche se molto spesso ci sembra che abbiano dei punti in comune, sono tutti diversi uno dall’altro. È importante, quindi, che fin da subito siano chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere, così da poter sviluppare un progetto o un prodotto che sia veramente di valore per i nostri utenti.
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