Università, videogames, user experience design e molto altro

Qualche giorno fa abbiamo partecipato come uditori agli esami del primo anno del corso di User Experience e grafica 2D della nuova laurea triennale di Ingegneria dell'Informazione per Videogame e Realtà Virtuale dell’Università Politecnica della Marche.

Maura Mengoni
Professore Associato UNIVPM

Luca, il nostro web specialist, aveva già incontrato i ragazzi del corso durante un seminario sulla user experience e su user interaction design, condividendo con loro metodi, pratiche e consigli pratici su come progettare al meglio una interfaccia utente, da un punto di vista della grafica e della dinamica.

L’obiettivo del progetto per l’esame finale era quello di realizzare in gruppo un videogame 2D multiplayer che fosse perfettamente funzionante ed i cui controlli fossero abilitati attraverso nuove interfacce fisiche: non solo i pulsanti della tastiera o i trackpad, ma joystick prototipati dagli studenti, pedali ed interfacce tipo arcade. Il progetto non si concentrava solo sulla fase realizzativa del videogame in sé ma dovevano anche creare uno studio ben dettagliato del gioco partendo dalla definizione dell’utente target, dello user flow, del concept grafico e dei livelli, fino ad arrivare a realizzare prima dei prototipi con carta e penna e poi un sistema operativo sviluppato con le più avanzate tecnologie di programmazione dei videogame. Durante l’esame i ragazzi hanno esposto nel dettaglio il loro progetto e i loro ragionamenti.

Aver fatto parte di questo importante momento di valutazione dei progetti è stato anche molto interessante per capire se i ragazzi avevano appreso e fatto tesoro dei consigli condivisi durante il seminario e con molta soddisfazione possiamo dire che hanno tutti svolto un ottimo lavoro, dimostrato anche dagli ottimi voti ricevuti da parte della commissione esaminatrice.

Per tutti i ragazzi, e torniamo a ribadire che erano studenti del primo anno, era la prima vera occasione di confronto con questa modalità di lavoro collaborativa e soprattutto con lo sviluppo di un progetto così complesso e possiamo dire che ognuno di loro ha saputo svolgerlo al meglio.

Sono stati presentati 22 progetti, ogni progetto era differente e sfruttava in modo creativo sia le logiche videoludiche sia l’interazione e lo sviluppo dei vari controller, che sono stati interamente costruiti utilizzando il sistema elettrotecnico Makey Makey.

Ogni progetto videoludico era completamente funzionante e abbiamo avuto il piacere di provarli uno ad uno, da giochi che ricalcavano meccaniche dei grandi classici come acchiappa la talpa ma con gatti zombie che cercavano di distruggere il pianeta; pinguini armati di bazooka che combattono le plastiche che inquinano gli oceani; corrieri futuristici che saltano e consegnano pacchi mentre combattono contro robot giganti; maghi e mondi fantasy dove lanciare magie contro mostri immaginari. Anche la realizzazione dei controller ci ha lasciato molto stupiti con soluzioni molto interessanti e alternative: c’è chi ha pensato di sviluppare delle pulsantiere componibili secondo il numero dei giocatori e chi ha creato una testa di drago con una pedaliera per giocare e volare nei cieli, cercando di ricreare l’esperienza di tirare le briglie del nostro drago digitale.

Anche se erano dei primi esperimenti videoludici il livello di dettaglio, le realizzazioni e la complessità di alcuni di questi progetti hanno restituito un altissimo livello di maturità e sicuramente un ottimo auspicio per futuri game designer con le idee molto chiare ed una ottima preparazione.

Siamo molto felici di essere stati coinvolti in questa occasione e di esserci confrontati a più livelli con i ragazzi e i progetti videoludici da loro realizzati, un ringraziamento va a Maura Mengoni professoressa del corso per l’invito e averci coinvolto ma anche al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione per averci dato la possibilità di essere parte di questa occasione.